Canyengue
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Faitango dedica questa pagina al CANYENGUE, il ballo precursore del tango argentino che negli ultimi anni è tornato a rivivere. Ad oggi è infatti praticato in tutto il mondo da un numero sempre crescente di tangueri appassionati della “guardia vieja”. Leggi l'articolo Canyengue di Maura Comotti
Faitango sostiene il Canyengue, stile meno conosciuto del tango che però ne è parte integrante sia dal punto di vista storico che da quello culturale.
Faitango ha inoltre dato il proprio patrocinio al materiale didattico di Ferruccio Diotti “Canyengue, alle origini del tango”, un videocorso composto da testo e Dvd.
Per promuovere ulteriormente questo stile Faitango organizza Corsi per diventare Assistente, Istruttore e Maestro di Tango Canyengue.
Il Canyengue vede il suo periodo d’oro nel cinquantennio a cavallo fra l’’800 e il ‘900 nel Rio de la Plata, quella vasta area fluviale fra l’Argentina e l’Uruguay. Si balla in modo burlesque e divertente e la sua caratteristica principale è la musicalità, l’arte di camminare restando fedeli allo spirito della musica.
Ha origine dalla fusione - avvenuta nel corso dei decenni - fra ritmi africani, musiche locali e altre d'importazione europea ed il termine, che si ritiene di origine africana, significa “camminare cadenzato”.
"E’ l’essenza del tango, camminare abbracciati a tempo di musica".
Molte iniziative sono in atto da anni per diffondere il Tango Argentino e la sua cultura. Il Tango Canyengue però, che ne è a tutti gli effetti l’origine, è ancora poco conosciuto, andato in disuso negli anni ‘30 del secolo scorso.
Ricerche storiche ed esperienze internazionali però, in un percorso a ritroso nei tempo, hanno permesso al canyengue di rifiorire, o quanto meno di sbocciare in un contesto musicale che sta vedendo un crescente interesse.
Fra i più noti esponenti a livello internazionale - ormai purtroppo alcuni scompasi - si annoverano Martha Anton, El Gallego Manolo, El Cachafaz, Carnencita Calderòn, Luis Grondona, Mirta Sol. I loro insegnamenti sono volti, oltre a trasmettere passi, a far conoscere il ritmo canyengue come espressione popolare.
Il fine primo e ultimo resta pertanto di restare fedeli allo spirito del ballo, rispettandone il ritmo e la musica, per interpretare al meglio l’arte di camminare in cadenza stretti in un abbraccio. Non quindi solo una sequenza di passi, ma un ballo tutto basato sulla musicalità.
Con lo scopo principale di diffondere il canyengue e difendere la sua identità nel 2002 Martha Anton con Manolo El Gallego e Adrian Griffero con Roxina Villergas fondano il Mo.C.C.A. (Movimento Culturale del Canyengue Argentino).
Attualmente nel panorama internazionale vari gruppi e associazioni si stanno dedicando con successo alla pratica, alla diffusione e all’insegnamento del canyengue.
Ferruccio Diotti, titolare della Milonga de Baires, è autore di un un programma per l’apprendimento e lo studio del tango canyengue .
Il testo “Canyengue, alle origini del tango” , impostato su tre livelli, introduce nell'affascinante storia delle origini e fornisce un modo di poterlo conoscere e ballare seguendo le tecniche di ballo descritte. Il volume è corredato da un dvd che illustra passo dopo passo il metodo didattico. Il supporto audiovisivo non sostituisce l’insegnamento dei maestri ma resta un valido aiuto al testo, per chi vuole approfondirne la comprensione.