Sono nel mondo della musica dall’età di 13 anni, con esperienze da musicista non professionista (chitarre acustiche ed elettriche, basso elettrico e qualche escursione su sequencer, arranger e tastiere) nelle più svariate situazioni: pianobar, serate da ballo, festival amatoriali, recital e spettacoli. Esperto conoscitore delle forme musicali, amante della musica folk italiana e straniera, del blues, rock, fusion e progressive. musicalizzo dal 2011, a lungo resident Tj dell’associazione “el Tango de mi Vida” di Termoli, della quale sono stato uno dei soci Fondatori. Coltivo la mia passione sulla fascia adriatica, tra Abruzzo, Molise e Puglia e non di rado con puntate nel circuito delle Milonghe Popolari romane. Ho musicalizzato a Termoli, San Salvo, Vasto, Casalbordino, Pescara, Campobasso, Isernia, Foggia, Roma. Nel 2014 ho avuto l’onore di partecipare come co-autore al progetto Xena-tango, un Cd – libro con musiche di Bacalov e Roberta Alloisio e racconti inerenti il mondo del Tango di autori vari, ideato dal giornalista Giampiero Vigorito. Nel 2015 ho contribuito insieme a Lisa, la mia compagna di viaggio su questa terra, ad animare il concerto/spettacolo teatrale “viaggio nel Tango e nelle note di Astor Piazzolla”, con il trio “el Viaje”.
Nel 2023, dopo la lunga pausa per la pandemia, sono cominciate anche le esperienze internazionali, (Tj a bordo di Costa Crociere per crociere tango, in tour a Istanbul). Il respiro internazionale è stato favorito proprio dalla conoscenza profonda di altri generi musicali (folk, ethnic, etc) che mi hanno permesso di interagire con le associazioni estere. Partecipo frequentemente a corsi, stage e festival sia dedicati ai tangueri sia ai Tj, per mantenermi sempre costantemente aggiornato e mettere in discussione il mio stile, molto personale, contraddistinto dall’amore per le orchestre e i brani con una struttura melodica e armonica intrise di bellezza e varietà musicale. credo che il tango, di cui sono innamorato, sia “vivo”, un linguaggio in continua evoluzione, e che sia di tutti, che nessuno possa ritenere di essere il depositario delle verità del tango, e racchiuderlo in limitati confini, né di date, né di stile. Parimenti penso che sia una bella cosa che il tango venga praticato in gruppi e associazioni, ma a patto che questi raggruppamenti non costituiscano un confine rigido, una zona di confort che non si riesce/non si vuole superare, non siano “chiusi” all’esterno e non ci siano logiche di campanile e concorrenza sleale, finalizzate a danneggiare questo o quel gruppo, cioè, aborro le logiche di mercato che ultimamente troppo spesso affiorano in questo mondo: non possono che fare male al tango, che è “oltre”. Penso inoltre che si debba premiare con la propria presenza gli eventi di qualità, e non quelli “di moda”. dicono che sono un Tj anomalo, in quanto per dare la massima attenzione alla pista preferisco non di rado svanire dalla console per andare a toccare con mano l’atmosfera che si respira nella ronda, a ballare, per adattare ancora meglio la scaletta alle necessità delle coppie in pista, ogni sera diverse. Ogni milonga è diversa, un brano che va bene in una sala può non andare bene in un'altra. Non propongo mai un brano in milonga se prima non l’ho testato personalmente, ballandolo. A mio parere questa contaminazione tra il ruolo di Tj e di ballerino garantisce, anche nelle non rare escursioni verso i brani di non tango, che ogni pezzo sia assolutamente ballabile e gradevole all’ascolto. Sono convinto che un brano debba dare piacere sia ballandolo, sia semplicemente ascoltandolo, e uno degli obiettivi che mi propongo è di far andar via felice dalle milonghe che animo, sia chi ha ballato tanto, sia chi è stato spesso fermo. Il Tj non deve necessariamente insegnare qualcosa, a mio parere il Tj deve riuscire a cogliere il desiderio delle coppie che sono in ronda, in milonga, capire quali sono i brani, le tande, che li faranno andare a casa felici.
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