Premio Faitango

“Credo che nessuno meglio di Faitango potesse istituire un riconoscimento di questo tipo, volto a celebrare chi, con la propria opera e la propria arte, ha onorato il tango. Questa è la prima edizione del Premio Faitango, che ripeteremo nel tempo per premiare coloro che hanno dato un contributo significativo al mondo del tango. Quest’anno il riconoscimento va al Maestro Hugo Aisemberg, straordinario interprete di Piazzolla, il cui lavoro rappresenta un esempio eccelso di dedizione e talento. Credo che il tango, fatto di musica e danza, abbia ancora molto da dire. Ha una potenzialità che non è stata ancora valorizzata pienamente. Noi lavoriamo per questo, e vogliamo dimostrarlo. Vogliamo aiutare il tango a crescere, qui in Italia, con un nuovo rinascimento.” (Ettore Terzuoli, Presidente Faitango)

 

Primo Premio Faitango, 2025.

Sabato 25 Gennaio durante l'edizione speciale della Stagione Concertistica Note del Timavo- Tango da Pensare organizzato dall'Associazione Punto Musicale è stato assegnato al Maestro Hugo Aisemberg il Premio Faitango.

La direttrice artistica del festival, Carla Agostinello, dal 1987 è impegnata nel creare un progetto artistico che esplori una visione non stereotipata del tango, promuovendo sia la tradizione che l’innovazione. Tra i suoi obiettivi principali vi è la valorizzazione dei protagonisti contemporanei del tango e il sostegno ai giovani talenti. Grazie alla stretta collaborazione tra l’associazione Punto Musicale e Faitango, presieduta da Ettore Terzuoli, è stato possibile far crescere iniziative come l’assegnazione alle borse di studio e la consegna del premio Faitango al Maestro Hugo Aisemberg nell’ambito del festival. Aisemberg, pianista argentino che per primo negli anni ’70 ha portato la musica di A. Piazzolla nelle sale da concerto in tutta Europa e Argentina, diretto conoscitore dell’ideatore del Tango Nuevo, Astor Piazzolla.

 

Giuseppe speccher e Hugo Aisemberg

 

Barbara Savonuzzi, Carla Agostinello, Giuseppe Speccher e Higo Aisemberg

 

Carla Agostinello, Giuseppe Speccher e Hugo Aisemberg