Il Tango

Il tango fece la sua comparsa nei sobborghi di Buenos Aires intorno al 1880. 
Nulla si sa di preciso su come sia nato.

Apparve come una sorta di linguaggio comune della gente di Buenos Aires. Folle di immigrati italiani, spagnoli, tedeschi, russi, famiglie numerose che abitavano fianco a fianco nei grandi conventillos, nei cui cortili le note e i passi univano le persone più disparate: nei quartieri di periferia si realizza l’incontro tra la gente del porto e la gente delle campagne. La gente della pampa porta un antica forma di poesia popolare caratteristica delle feste di paese. Intorno al 1870 alla poesia si unisce il ballo che immediatamente assume l’andamnento caratteristico e insolito di una camminata in cui l’uomo avanza e la donna indietreggia.

 Nasce la milonga e milonguear  significa passare la notte alternando canto e ballo.
Sono gli ingredienti che si fondono nel tango. L’incontro dura circa tre minuti e in questo tempo concentrato avviene la magia...
Il tango ballato non è per pochi eletti, anzi, è piuttosto un fenomeno popolare, accettato da tutte le classi sociali che rappresenta il vero prodotto della cultura nazionale e dunque come tale continua a esistere nella città di Buenos Aires.

Due persone, uomo e donna si concedono
l’una all’altra, in una danza, abbracciati.
Ballando cercano di trovare una coincidenza tra le loro sensibilità.
Ciò che fa l’uomo è in funzione di ciò che fa la donna e viceversa
      Si tratta dunque di questo:
     una donna,  un uomo… e il tango