Ho incontrato il tango nel 2004 ed è stato amore a prima vista, prima per il ballo in se stesso e poi per la musica.La prima volta che ho messo musica è stato a Milano alla Comuna Baires nel 2008 in occasione di una festa di San valentino, poi ho proseguito questa attività con qualche serata mensile in svariate milonghe milanesi. Credo, almeno così mi dicono, che come Tj la mia caratteristica distintiva sia quella di creare serate ad alto contenuto energetico, occasioni nelle quali diventa davvero difficile non avere voglia di ballare. Da appassionato ballerino le mie tande sono generalmente quelle classiche, omogenee e ben costruite a livello energetico, che desidererei ballare io per primo, se non fossi in console. Se la pista lo richiede non disdegno di passare orchestre moderne, tanghi nuevi e nu tango (tecnicamente non tanghi ballabili a tango con soddisfazione).I miei tanghi preferiti sono comunque quelli romantici con ritmo e energia. Se dovessi dire qual'è il mio autore preferito sarei in difficoltà e se mi chiedete qual'è il mio brano preferito, ancor di più. Temporalmente, il grosso delle mie selezioni copre il periodo che va dai primi anni 30 ai tardi anni 60. Tra le decine di migliaia di tanghi esistenti, credo che quelli veramente belli e soprattutto ballabili non superino il migliaio, ma talvolta oltre questi capita di imbattersi in qualche brano che vale la pena di passare e allora ve lo potete ritrovare nelle mie selezioni.Prima di ogni serata preparo un set di cortine non ballabili che spaziano dal rock e la new wave, alle canzoni italiane anni sessanta e la disco, ritenendo che anche le cortine abbiano la loro importanza per la buona riuscita della serata, influenzando il livello di energia creato dalle tande, e poi diciamolo, mi piace vedere i ballerini che dopo aver ben ballato, se ne ritornano al posto canticchiando o ballicchiando la cortina.